Ottobre 2015 - Assemblea dei Comuni a Orvieto sugli impianti geotermici

 

ASSEMBLEA DEI COMUNI

 

L’Assemblea congiunta dei Comuni di riunita il sabato 10 ottobre 2015 al Palazzo del Popolo di Orvieto (capofila della strategia di “AREA INTERNA” dell’Orvietano, Pievese, Teverina) per dibattere in materia di politiche energetiche, rispetto all’ipotesi di insediamento di un impianto per lo sfruttamento geotermico sul territorio del Comune di Castel Giorgio ma con ripercussioni per una zona molto vasta ha deliberato all’unanimità di: 

 

 • Richiedere ai Ministeri competenti il rispetto di quanto previsto nella Risoluzione approvata in data 15 aprile 2015 dalle Commissioni riunite della Camera dei Deputati X Attività Produttive e VIII Ambiente (all’unanimità da tutte le forze politiche) la Risoluzione a prima firma On. Braga, che prevedeva numerosi impegni ed in particolare quanto previsto al punto 1: “a rilasciare, a seguito dell’emanazione delle linee guida, tutte le autorizzazioni per i progetti di impianti geotermici, nel rispetto delle prescrizioni ivi previste”;

 

• Ribadire nei confronti delle Regioni Umbria e Lazio, le quali come ultimo atto autorizzativo per i due impianti saranno chiamate insieme al Ministero dello Sviluppo Economico alla sottoscrizione dell’intesa, la contrarietà dei territori ai suddetti impianti per le motivazioni espresse in premessa e nei numerosi atti trasmessi alle Amministrazioni competenti;

 

• Chiedere pertanto alle Regioni Umbria e Lazio di esprimere parere negativo nei confronti dei due progetti pilota, e di non sottoscrivere l’intesa;

 

• Chiedere di applicare il principio di precauzione: l’Assemblea ribadisce, infatti, oltre ai dubbi sulla sicurezza dell’impianto, che lo sviluppo di questo territorio è legato alla valorizzazione dell’ambiente, dell’agricoltura nella sua multifunzionalità, dell’enogastronomia e delle emergenze culturali, attività che verrebbero inevitabilmente compromesse dalla presenza di impianti geotermici. Tenuto altresì conto che parte di questi territori sono siti di interesse comunitario (SIC) e zone a protezione speciale (ZPS);

 

• Elaborare un documento programmatico che contenga, in continuità con quanto già realizzato nei decenni precedenti, le linee di sviluppo socio economico da perseguire nel prossimo futuro, ribadendo così il grande valore ambientale e la presenza di un immenso patrimonio storico culturale;

 

• Elaborare, in conformità con la normativa nazionale e regionale in materia energetica, il piano energetico territoriale dell’area interregionale umbro-laziale in oggetto.